A cura di Lay – Radio Rock’o’lin.
D’ombres et d’aliles
cortometraggio, ’13
“D’ombres et d’ailes” è forse uno dei più bei cortometraggi animati che io abbia mai visto. Un cortometraggio che va a prendere uno dei temi più presenti nell’adolescenza, quale l’apparenza.
Eleonora Marioni ed Elice Meng, le due registe, ci fanno immergere all’interno di una caverna di “uomini – uccello”, in una società basata sulla dimensione e la grandezza delle ali. Cosa potrà mai succedere però ad un “uomo-ucello” che, al posto di vedere le proprie ali diventare forti e grandi, le vede perdere piume e diventare sempre più deboli?
Un cortometraggio adatto a qualsiasi età, per i più piccoli sicuramente un avventura all’interno di disegni animati meravigliosi, per i più grandi, la rivisitazione di un tema importante come quello dell’apparenza.
L’unica pecca è sicuramente la mancanza di dialoghi, nulla da togliere alla voce narrante, che però lascia quel “qualcosa” di assente all’intero cortometraggio.
Les Monts s’embrasent
cortometraggio, 21’.
Due fratelli minatori, abitanti di “les Bordons”, raccontano i drammi e i mutamenti del paesaggio in seguito all’estrazione di migliaia di tonnellate di scisto uranifero.
Un cortometraggio dai ritmi lenti, dispersivo sul tema. Le immagini raccolte sicuramente molto belle.
Personalmente non mi è piaciuto, mi sono persa in più punti su quello che doveva essere il tema principale del cortometraggio.
Le barrage
cortometraggio, 14’
Il sogno di un bambino di 10 anni di visitare la diga più grande d’europa. Un padre divorziato che decide di partire alla volta dell’avventura per realizzare il sogno del figlio. Il racconto di un viaggio attraverso le montagne innevate del valle durante il quale un litigio romperà qualcosa tra i due…
Le immagini di questo corto sono senz’altro più spettacolari della trama stessa, la quale presenta delle enormi falle, così come i dialoghi, che lasciano un po’ troppo all’interpretazione dello spettatore.
Adatto ad un pubblico maturo amante dei cortometraggi dalle immagini spettacolari.
La Riviere sous la langue
cortometraggio 18’.
Come reagirà una madre alla scoperta del diario sessuale della sua primogenita? Portandola con la sorella minore per i boschi…
Toni ed immagini di questo corto sono senz’altro molto crudi. Per quanto il tutto mi sia piaciuto molto, trovo un peccato l’utilizzo quasi forzato di parole e frasi decisamente troppo forti.
Adatto ad un pubblico adulto che non si lascia impressionare facilmente.