A cura di Vic
K2 Touching the sky
A volte le passioni conducono alla propria fine, come nell’estate del 1986, in cui tredici alpinisti persero la vita sulla vetta del K2: ed è quando si segue il proprio cuore che ci si trova a dover fare scelte importanti. Questo è ciò che racconta il film “K2 Touching the sky”, diretto da Eliza Kubarska, in cui sono i figli degli alpinisti deceduti, a distanza di quasi 30 anni, a compiere la loro scelta: seguire la passione dei genitori in un’escursione sulla montagna che tolse loro la vita, e vivere il loro passato. 75 minuti di ripresa caratterizzati da un mix di emozioni, amalgamate dalla gelida neve himalayana.
Origem do Mundo
Basato sui testi di Bernardo Silva Ramos, un pioniere dell’arte preistorica, il film di Moa Batsow (a mio parere, meglio chiamato come documentario) mira a far riemergere la storia delle origini brasiliane, rappresentata dalle iscrizioni preistoriche sulle antiche rocce, attraverso i racconti degli anziani locali, naturalmente influenzati dalle leggende e dal folclore della loro cultura, e attraverso riprese delle iscrizioni stesse,scene talmente lunghe da rendere perfettamente l’idea della loro secolare età.
“Origem do Mundo” mostra in 65 minuti un’immagine del Brasile che pochi conoscono, rendendolo un paese interessante anche dal punto di vista storico, ma lo fa in modo passivo e disinteressato, lasciando un’eredità unicamente culturale.
Garoto
Brasile, data sconosciuta e irrilevante, ciò che conta è la vicenda; una giovane coppia si ritrova a seguire un cammino negli idillici paesaggi brasiliani, nei quali la colonna sonora è la melodia della natura, a volte anche assordante, da causare disagio allo spettatore. “Ragazzo”, tradotto dal portoghese, si riferisce a uno dei due protagonisti, il quale però non ha alcun dialogo verbale, i due infatti comunicano molto attraverso il linguaggio del corpo, facendosi esplicitamente capire anche dal pubblico.
Il film, diretto da Julio Bressane, è la rappresentazione di un percorso attraverso se stessi e in contatto con la natura, in 76 minuti di ripresa di scene (molto) lunghe. Lo scenario immerso nella natura e le colonne sonore avvolgono chi assiste al film tanto da farlo sentire parte di ogni scena. Un film alternativo che gioca sull’interpretazione dei segni e del linguaggio, per chi ama il cinema nelle sue forme meno commerciali.