A cura di Sabrina Scoletta.
Giovedì 3 dicembre, si è svolta all’ interno dell’auditorium dell’USI (Università della Svizzera Italiana), una conferenza stimolata dagli ultimi tragici avvenimenti che hanno visto protagonista l’Europa e il gruppo terroristico islamico ISIS. I relatori presenti erano Massimo Fini, Carla Del Ponte e Jacques Ducry. I tre hanno avuto modo di esporre le loro idee a riguardo dell’ISIS, dei suoi comportamenti e di ciò che sta avvenendo in Siria: Massimo Fini ricalca ciò che già ha scritto nei suoi libri, ovvero che siamo in guerra con l’islam da oramai 14 anni, ma in modo inconscio; propone il riconoscimento di uno stato islamico in quanto tale in modo da poter scendere a trattative con esso. Carla Del Ponte replica che quest’ultima idea è totalmente impensabile, dato e considerato che i membri di questo gruppo terroristico non scendono a patti con nessuno, bensì compiono solo atti di pura atrocità, l’unica cosa che Del Ponte spera è che un ”cessate il fuoco” arrivi il più presto possibile, in modo da poter placare la sofferenza che è costretta a vedere ogni volta che a nome dell’ONU deve recarsi in Siria. Del Ponte aggiunge inoltre che no, non siamo in guerra, poiché essa si sta svolgendo su suolo siriano, ma dato e considerato che l’ISIS si sta espandendo in molti altri paesi, è inevitabile che l’Europa ne subisca le conseguenze. Ultimo, ma non ultimo, Ducry ha invece lanciato un appello ai politici, poiché pensa che finché negli interessi dei politici, non vi sarà l’interesse a far finire questa guerra, allora essa non potrà cessare. Un dibattito acceso che è poi finito con gli interventi da parte degli interessati accorsi all’evento, i quali hanno potuto porre domande ai relatori e ricevere risposte precise e corrette.
Sopra è presente l’audio di una registrazione fatta alla conferenza, con una breve introduzione da parte di NOI (organizzatori dell’evento) e una parte dei lunghi interventi da parte dei tre relatori.